chi sono

Diy Punk Rock Art since 1972

Guardando indietro adesso mi pare evidente che, nella mia vita, la passione per la musica abbia avuto origini fin dalla età più tenera.


PRIMI ANNI 80

Ricordo da bambino le ore passate a giocare col vecchio pianoforte in casa di mia nonna, affascinato dal suono dello strumento. E mi ricordo pure interi pomeriggi a consumare gli LP di famiglia e i “45 giri” della mia collezione di dischi dei cartoni animati (primi anni 80) che mi emozionavano e mi trascinavano in un mondo dove realtà ed immaginazione erano due aspetti non più distinguibili di quello che stavo vivendo.


ANNI 80

Nelle Estati al mare della adolescenza, con le chitarre in spiaggia e sotto le stelle, le canzoni di Dalla, De Gregori e Bennato coloravano le vacanze con le tonalità più belle che un ragazzo possa ricordare in tutta la sua vita. E proprio in uno di quegli anni, l’ascolto degli incredibili progressi di mio cugino, che solo l’anno prima aveva imbracciato una chitarra per la prima volta, mi fecero prendere finalmente la storica decisione che avrei imparato anche io a suonare quello strumento. Quello stesso autunno mi misi a strimpellare i miei primi accordi: LA, RE, MI… E cominciai subito a scrivere la mie prime canzoni – Tre accordi, come qualcuno mi avrebbe insegnato temo dopo, possono anche essere sufficienti: “non è tanto importante il numero degli accordi, ma come questi vengono suonati” (Lars Fredriksen)


PRIMI ANNI 90

Nonostante un interesse sempre vivo per ogni genere musicale (pop, classica, opera, cantautori) la prima vera passione, “il primo amore” sbocciò però sui banchi del liceo con i dIRE sTRAITS di Mark Knopfler. La sua magica Fender Stratocaster è stata il mio lasciapassare verso il meraviglioso mondo del rock. Alchemy, Sultans of Swing, Tunnel of Love, Walk of Life. La mia prima passione musicale ha fatto irruzione nella mia vita con la forza di un maremoto e con la classe e la grazia di uno dei più grandi chitarristi della storia.


ANNI 90

Durante il liceo anche altre influenze hanno allargato un pò i miei ristretti orizzonti musicali: il fenomeno dei Guns And Roses mi ha contagiato, grazie ad un grande amico (Boom-Rash). Ma la più grossa influenza arriverà in quegli anni alle mie orecchie grazie ad un nuovo genere musicale appena nato il RAP. Una subcultura affascinante e delle sonorità urbane che mi sentivo terribilmente addosso e che mi avrebbero aiutato a ridefinire uno dei periodi di formazione più difficili di tutta la mia giovinezza.

La vera rivoluzione scoppierà però nel mio petto alcuni anni dopo, alla metà degli anni 90. A suonare la carica saranno una manciata di band che praticamente sono cresciute insieme: Green Day, Offspring, Nofx e Rancid. Il 1994 ed il 1995 saranno anni di una delle più grandi rivoluzioni della mia vita. L’album Dookie aprirà le mie orecchie e tutta la mia anima ad un nuovo genere musicale, il PUNK-ROCK della California. Dopo quegli anni nella mia vita nulla sarebbe più stato come prima.


ANNI 2000

Brett Guerwitz dei Bad Religion ha detto: “il Punk Rock è nel sangue delle persone, se brucia dentro di te sarà per tutta la vita”

Per me è stato esattamente così: mai una genere musicale era riuscito a impossessarsi così prepotentemente di tutte le mie emozioni. Quella musica mi è entrata dentro in un modo così profondo e naturale che la sensazione è sempre stata quella di essermela portata dentro per tutto quel tempo senza che qualcuno avesse avuto la possibilità di farmela ascoltare.

I Rancid sono diventati la mia band preferita e Tim Armstrong il mio poliedrico artista di riferimento, sempre in grado di regalare con i suoi incredibili progetti una profonda ispirazione alle mie creazioni.

Proprio da uno dei sui progetti “secondari” più riusciti: The Transplants, leggendaria band che ha miscelato come nessun altra il punk-rock e l’hip-hop, nasceranno le più grandi ispirazioni per le creazioni che porteranno per la prima volta il marchio di produzione PAN DA PUNK.


ADESSO

La nascita e la crescita del web hanno dato alla mia “etichetta” un posto per esprimersi, senza pretese, probabilmente senza competenze, ma con totale sincerità e trasparenza.

Sono consapevole di quanto misero possa essere il valore artistico delle produzioni della Pan Da Punk, ma quello che mi sono proposto di fare, forse la mia più grande aspirazione, è semplicemente quella di poter ri-regalare ciò che mi è stato regalato da altri: una scintilla di ispirazione.

Un grazie infinito a tutti i “passanti” che per mia incredibile fortuna sono passati di qua anche solo

-per chi ci dovesse credere-

per caso.

Pyts21